Le Misure Generali di Tutela
Le misure generali di tutela rappresentano la base della prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro.
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Le misure generali di tutela rappresentano la base della prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro.
La comunicazione è uno strumento essenziale per la sicurezza e l’efficacia del lavoro di squadra.
Gli organi di vigilanza assicurano che le aziende rispettino le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
L’articolo 26 del D.Lgs. 81/08 stabilisce gli obblighi di cooperazione e coordinamento tra aziende che operano nello stesso luogo di lavoro.
La formazione e l’informazione sono strumenti fondamentali per costruire una reale cultura della sicurezza.
I sistemi di gestione della sicurezza e gli aspetti organizzativi rappresentano la struttura su cui si basa un ambiente di lavoro sicuro ed efficiente.
La normativa sulla sicurezza sul lavoro costituisce il riferimento essenziale per garantire la tutela della salute dei lavoratori.
La Gestione della Sicurezza Antincendio (GSA) e l’importanza di una risposta organizzata e tempestiva in caso di situazioni critiche.
Il rischio incendio rappresenta uno dei principali pericoli presenti nei luoghi di lavoro.
Lo stress lavoro-correlato è un rischio che può influire sul benessere psicofisico dei lavoratori e sull’efficienza dell’organizzazione.
Il rischio da esplosione, regolato dalla direttiva ATEX, riguarda ambienti in cui possono formarsi atmosfere esplosive per la presenza di gas, vapori o polveri combustibili.
Il rischio biologico è legato all’esposizione a microrganismi, virus o altri agenti che possono causare infezioni o malattie.
Il rischio cancerogeno riguarda l’esposizione a sostanze o miscele che possono provocare tumori o alterazioni genetiche.
Il rischio chimico è connesso all’esposizione a sostanze o miscele che possono risultare nocive per la salute o per l’ambiente di lavoro.
Il rischio microclimatico riguarda le condizioni ambientali che influenzano il benessere e la sicurezza dei lavoratori, come temperatura, umidità, ventilazione e velocità dell’aria.
Il rischio da campi elettromagnetici è legato all’esposizione a sorgenti come impianti elettrici, apparecchiature industriali o dispositivi di comunicazione.
Il rischio da radiazioni ottiche artificiali (ROA) riguarda l’esposizione a sorgenti luminose intense, come lampade, laser o apparecchiature industriali.
Il rischio da vibrazioni riguarda l’esposizione a movimenti meccanici generati da macchinari, utensili o veicoli che possono avere effetti negativi su mani, braccia o sull’intero corpo.
Il rischio rumore è tra i più diffusi negli ambienti di lavoro e può causare danni all’udito e affaticamento generale.
Il rischio VDT riguarda l’utilizzo prolungato di videoterminali, come computer e dispositivi digitali, che può causare affaticamento visivo, disturbi posturali e stress.
Il rischio da movimentazione manuale dei carichi (MMC) riguarda le operazioni di sollevamento, trasporto o spostamento di materiali che possono provocare affaticamento o disturbi muscolo-scheletrici.
Il rischio elettrico è presente in tutte le attività che prevedono l’uso di impianti o apparecchiature alimentate da energia elettrica.
La segnaletica di sicurezza è uno strumento fondamentale per prevenire incidenti e garantire comportamenti corretti nei luoghi di lavoro.
Il rischio meccanico è legato all’uso di macchine, attrezzature e utensili che possono provocare urti, tagli o schiacciamenti.
I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono strumenti essenziali per ridurre i rischi che non possono essere eliminati con altre misure di prevenzione.
Gli ambienti di lavoro devono essere progettati e mantenuti in modo da garantire sicurezza, comfort e benessere per tutti i lavoratori.
La valutazione dei rischi è un passaggio fondamentale per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) supporta il datore di lavoro nell’individuazione e gestione dei rischi.